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Viviamo immersi in un reale in continua trasformazione: le nuove tecnologie e il rapporto tra digitale e individuale creano un universo in cui il soggetto deve continuamente adattarsi e adattare il proprio intorno per comprendere il mondo ed esprimersi. È in questa logica che si inserisce Transformers, il volume che accompagna l'omonima mostra a cavallo tra arte e design presso il MAXXI di Roma. Quattro artisti provenienti da quattro nazioni e realtà diverse esprimono tramite le loro opere il loro punto di vista sulla mutevolezza contemporanea, tematica declinata di volta in volta come fluidità, armonia o caos. Choi Jeong Hwa, Martino Gamper, Pedro Reyes e Didier Fiuza Faustino sono trasformatori: armi diventano strumenti musicali suonati da un'orchestra, sedie vengono realizzate con tessuti fatti a mano, in un percorso in cui il pubblico è soggetto attivo, stimolato a vivere in maniera "altra" e non convenzionale gli spazi espositivi.